martedì 19 febbraio 2008

Le Carrè: La genialità narrativa di una ex spia

John Le Carrè è considerato da molti come il più grande scrittore di storie di spionaggio del 900.

John Le Carrè è lo pseudonimo con cui tutto il mondo conosce l'ex dipendente dei servizi britannici David J. M. Cornwell, nato il 19 ottobre 1931 a Poole in Inghilterra.

Autore che è stato capace di fare scuola grazie a la geniale trovata di ambientare i suoi romanzi in piena guerra fredda. Già quale è nel nostro immaginario l'epoca dei grandi complotti e delle grandi spie? La risposta è decisamente scontata: La guerra fredda.

I suoi romanzi sono impregnati di suspence, ma accompagnata sempre da un pizzico di umorismo, il tutto gestitto magistralmente da una brillante scrittura.

Ma quello che più colpisce in Le Carrè è sicuramente il fatto che prima di fare lo scrittore era una spia e dopo, quando aveva iniziato a scrivere, scriveva spy story.

Entrato a far parte dell'intelligence britannica durante la Seconda Guerra mondiale come traduttore di documenti segreti per cinque primi ministri britannici, nel 1947 si iscrive all'università di Berna, in Svizzera, per poi abbandonarla e tornare a Oxford, dove si specializza in letteratura tedesca. E proprio dalle sue esperienze professionali prende l'ispirazione per realizzare i suoi primi libri.

Tra i libri di maggior successo di John Le Carrè possiamo certamente citare:Chiamata per il morto, La talpa, Tutti gli uomini di Smiley, La casa Russia e soprattutto quello che è considerato il suo grande capolavoro La spia che venne dal freddo.

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