martedì 25 marzo 2008

Papà intercettava i messaggi sms dei figli

Un uomo è indagato per la violazione dell’articolo 617 bis del Codice penale che punisce chi installa apparati destinati a intercettare le comunicazioni telefoniche.

Alcune persone hanno installato su cellulari un software acquistato su internet che permette di spiare i messaggi sms e le telefonate e tra loro è finito nel mirino degli investigatori anche un padre preoccupato dei propri figli.

Il padre intercettava i messaggi sms dei suoi figli perchè aveva il sospetto che potessero drogarsi e frequentare cattive compagnie.

«Ho acquistato il software spia in buona fede. Volevo sapere se i miei figli avevano a che fare con la droga. Non potete punirmi, ho il fatto il mio dovere di padre», ha detto alcuni giorni fa nell’interrogatorio il padre finito nei guai.

Si deve ricordare che né il software, né il telefonino sono di per sé illegali. Lo diventano solo se l’apparecchio viene usato in modo scorretto.

Tempi lontani quelli dove i genitori si illudevano che per controllare i figli bastasse dare di nascosto un'occhiata al diario segreto. Ora per controllare è entrata di mezzo la tecnologia...

Giusto o sbagliato che sia dal punto di vista strettamente legale, io personalmente non credo che l'atteggiamento del padre possa essere condannato. In fondo ha fatto solo quello che credeva più giusto per i propri figli.

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