Un provvedimento del garante della privacy ha stabilito che è assolutamente non legale l'attività di monitoraggio e controllo sistematico delle reti per lo scambio file P2P come emule, da parte di privati.
Questo provvedimento è risultato inevitabile dopo il fatto della casa discografica tedesca Peppermint che aveva passato a setaccio le reti p2p per poi passare a riscuotere i danni, casa per casa, presso i singoli cittadini.
La decisione ha già suscitato polemiche, ma l'autorità ha specificato che solamente la polizia può fare questo tipo di attività di "spionaggio".
Immaginatevi di trovarvi a casa un emissario della Peppermint che viene a casa vostra per chiedere soldi per le canzoni scaricate. A che titolo si presenterebbe? Questa decisione mi pare più che giusta.
martedì 18 marzo 2008
Le case discografiche non potranno più spiare Emule
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